Il dolore può essere definito come un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata ad un danno tissutale reale o potenziale.
Il dolore nei nostri animali va sempre trattato sia per motivi etici, sia perchè cronicizzando scatena una serie di alterazioni emodinamiche e neuroendocrine che possono alterare i normali comportamenti dei nostri animali, oltre che a esporli più facilmente ad infezioni/malattie e ritardarne i processi di guarigione.
Le manifestazioni del dolore nei nostri animali sono molto variabili anche a seconda delle caratteristiche di razza e individuali, per cui dobbiamo essere attenti a riconoscerne i segnali precoci.
Nell’ambito peri-operatorio il dolore è ben riconosciuto e trattato con attenzione: l’anestesista elabora un planning analgesico caso per caso, in modo da ottenere un’analgesia completa ma soprattutto preventiva nella ipersensibilizzazione del sistema nervoso centrale. Inoltre, per il dolore acuto post-operatorio, esistono delle scale del dolore validate sia nel cane che nel gatto a cui il medico anestesista si potrà affidare per valutarne il grado e scegliere un protocollo terapeutico adeguato.
Anche in ambito medico grande attenzione viene attribuita al dolore che accompagna diverse patologie, acute e croniche: l’utilizzo di un protocollo terapeutico varia a seconda della sede, durata e intensità dello stimolo dolorifico oltre che dallo stato emozionale e dalle differenze individuali dei pazienti.
La terapia del dolore deve essere efficace, mirata, personalizzata, adatta alle esigenze del paziente e del suo proprietario e capace di ripristinare la qualità della vita anche in presenza di patologie gravi e/croniche.
Nell’ambito delle opzioni terapeutiche a nostra disposizione si riconoscono 3 tipi di strategie: la somministrazione di farmaci per via sistemica (FANS, oppiodi e altre molecole), le anestesie locoregionali e le terapia collaterali.
Tra le terapie collaterali si annovera l’agopuntura la quale, particolarmente indicata per i dolori miofasciali ma non solo, permette di ridurre notevolemente l’utilizzo di analgesici tradizionali.